UMANIZZAZIONE SPAZI OSPEDALIERI PEDIATRICI
Il Gruppo Zamperla è impegnato dal 2019 nello studio e nella sperimentazione di metodi e strumenti atti alla UMANIZZAZIONE di reparti ospedalieri con particolare attenzione per le PEDIATRIE.
L’umanizzazione degli ambienti ospedalieri rappresenta sempre più spesso un’area di ricerca e intervento sul miglioramento della qualità di vita sia dei pazienti ospedalizzati che degli altri utenti (visitatori, personale medico e paramedico).
Gli ospedali pediatrici sono infatti ambienti molto particolari e delicati, chiamati a rispondere anche alle esigenze del piccolo paziente che riguardano l’impatto emotivo con questi luoghi: ansia, angoscia, panico, depressione, etc. L’umanizzazione pittorica delle pareti dei corridoi e degli ambienti ospedalieri, a maggior ragione se interattiva e con giochi di luce, stimola i bambini all’utilizzo della fantasia quale strumento di “evasione” o semplicemente offre loro distrazioni calmanti. Attraverso la tecnologia che sottende la realtà virtuale (VR) e aumentata (AR), sarebbe inoltre possibile offrire ai piccoli pazienti già ospedalizzati o in attesa di cure, l’opportunità di vivere in anteprima e quindi in condizioni di sicurezza psichica ed emotiva, esperienze emotivamente e psicologicamente stressanti o traumatiche sia per sé stessi che per i propri famigliari.
Z+ Health ha raccolto da Antonio Zamperla SpA il testimone nell’ambito dell’accordo per il progetto di umanizzazione degli ambienti di ricovero pediatrici sottoscritto nel 2019 con: (i) il “Dipartimento Salute della Donna e del Bambino” dell’Azienda Università-Ospedale di Padova: (ii) il “Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione” e il “Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino” dell’Università degli Studi di Padova; (iii) la Fondazione Salus Pueri di Padova. Obiettivo dell’accordo è per l’appunto di “elaborare e sperimentare un prodotto per l’umanizzazione dell’ambiente che se rilevato efficace e validato (secondo modalità scientifico-sperimentale) possa essere, una volta ulteriormente raffinato, portato in produzione…….per “arredare” alcuni ambienti..” Infatti, recita sempre il testo dell’accordo, “L’ospedalizzazione o la necessità di eseguire accertamenti medici può rappresentare un’esperienza molto stressante per molti bambini e le loro famiglie. …
Attraverso la tecnologia che sottende la realtà virtuale a parete che fungeranno da finestra sul mondo tridimensionale con cui l’utente potrà interagire, sarà possibile creare un ambiente accogliente e stimolante. Un setting che riproduca caratteristiche di ambienti di vita noti e rilassanti favorisce l’accoglienza del piccolo paziente, stimolandone la fantasia e la sensorialità in un ambito ludico, all’interno di un contesto sanitario. L’utilizzo di queste tecnologie sembra migliorare anche il livello di soddisfazione dei genitori (Biddiss et al., 2018).“
Causa pandemia da Covid-19 il progetto ha subito prolungati stop e rallentamenti. Da gennaio 2020 è in funzione presso l’ospedale pediatrico di Padova una saletta con quattro grandi “quadri”, o pareti interattive, molto usate dai ragazzi e diventate, per il periodo non covid, importante pausa emotiva, psicologica e ludica. L’esame comportamentale dei bambini/pazienti sarà motivo di studio e valutazione.
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